dr. Edward Bach
Nasce a Moseley, un paesino a 5 chilometri da Birmingham, in Inghilterra. All'età di 16 anni per non essere di peso alla famiglia, inizia a lavorare come operaio metallurgico nella fabbrica paterna, ma seguendo la sua natura sensibile ed intuitiva capisce presto che la sua vocazione è quella di diventare medico. Dopo la laurea in medicina lavora come chirurgo al pronto soccorso dell'University College Hospital ed apre uno studio privato ad Harley Street. Si specializza in Immunologia diventando assistente batteriologo presso l'ospedale universitario. Fin dall'inizio si concentra sulla tossicemia intestinale e presto scopre come alcuni batteri-fino ad allora poco considerati- siano importanti nella cura di malattie croniche. Prepara quindi vaccini che hanno il risultato di sconfiggere definitivamente influenze, artriti, reumatismi e mal di testa. Non riesce ad interrompere la totalità della sua ricerca neanche la presenza di un tumore alla milza che gli viene diagnosticato nel 1917 e che secondo i medici non gli avrebbe lasciato più di tre mesi di vita.
Nel 1919 accetta il posto di batteriologo e patologo all'ospedale omeopatico di Londra.
Come Hahnemann cento anni prima, nota che il temperamento del paziente è un indicazione importante per scoprire la cura di cui esso necessita. Crea sette categorie di vaccini: Nosodi, tutt'ora usati nell'Ospedale Omeopatico di Londra. Sempre di più Bach si convince di curare il paziente e non la malattia , inizia a prescrivere le medicine in base al tipo di umore ed alle caratteristiche caratteriali e nasce in lui il desiderio di sostituire questi rimedi di origine chimica con piante e sostanze vegetali. Seguendo come sempre la propria intuizione, nel 1928 si reca in Galles paese dei suoi avi dove individua i primi rimedi floreali: Impatiens, Mimulus e Clematis che prepara omeopaticamente ottenendo degli ottimi risultati . Nel 1930 decide di chiudere il suo laboratorio per dedicarsi a tempo pieno alla ricerca dei nuovi rimedi naturali e di un nuovo metodo di preparazione capace di sostituire quello omeopatico. Camminando tra i prati bagnati di rugiada lo colpisce l’idea che possa catalizzare il potere curativo della pianta grazie anche al sole, ma visto che è impossibile raccogliere la rugiada di tantissimi fiori, ne immerge le corolle in una piccola bacinella di vetro contenenente pura acqua di sorgente e la espone al sole per alcune ore, notando che l’acqua impregnata delle qualità della pianta è molto potente. Crea così il Metodo del Sole: le quattro forze più potenti della natura : il fuoco, l’aria, la terra e l’acqua sono così coinvolte in rimedi curativi di grande potenza.
"La terra per nutrire la pianta, l'aria per alimentarla, il sole per esprimere il proprio potere e l'acqua per assimilare la sua energia guaritrice."
Dal 1930 al 1932 scopre i primi 12 rimedi chiamati i “12 Guaritori”. Sempre di più si convince di quanto siano i nostri stati mentali e caratteriali a creare disarmonia influenzando sul nascere la malattia, tanto che afferma che è importante “ curare il paziente, non la malattia”.. Classifica quindi 12 stati d’animo comuni a tutte le tipologie, in grado di essere migliorati dall’assunzione dei primi 12 rimedi floreali.
Tra il 1933 ed il 34 scopre altri 7 rimedi floreali preparati sempre col Metodo del Sole che vengono chiamati “ I 7 Aiuti”, scrive inoltre in questi anni i suoi due libri: “ Guarisci te stesso” e “ Libera stesso” fondamentali per comprendere a fondo il suo pensiero e la sua visione.
Nell’aprile del 1934 , dopo aver girato per tutta l’Inghilterra si trasferisce a Sotwell un piccolo paesino del Berkshire dove affitta una casa chiamata Mount Vernon. Crede di aver concluso la sua ricerca ma nel 1935 sente la necessità di trovare altri rimedi, per affrontare ulteriori stati mentali, non ancora considerati. Scopre così altri 19 rimedi considerando qui i fiori provenienti da molti alberi, che prepara con il “ Metodo della Bollitura” ritenuto necessario, probabilmente per fissarne meglio il potere curativo.
L’anno successivo, dopo aver tenuto varie conferenze per diffondere il metodo da lui scoperto ed istruito alcuni collaboratori, le sue condizioni di salute peggiorano irrimediabilmente e muore il 27 novembre 1936.
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